Cessione del quinto: cos'è e come funziona la guida completa  

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Definizione: cos'è la cessione del quinto e a chi si rivolge?

 

La cessione del quinto rappresenta una particolare forma di prestito personale. È accessibile quasi esclusivamente a lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, e ai pensionati. Il suo nome deriva da una caratteristica fondamentale: la rata mensile per rimborsare il finanziamento non può superare un quinto dello stipendio netto o della pensione netta. Questo significa che la rata non supera mai il 20% del reddito mensile netto del richiedente. Alcune banche e società finanziarie permettono oggi di gestire l’intero processo di richiesta della cessione del quinto online.

 

A differenza di altre tipologie di prestito, il rimborso della rata avviene tramite un addebito diretto. Questo addebito viene effettuato sulla busta paga del lavoratore o sul cedolino della pensione. Di conseguenza, è il datore di lavoro o l'ente pensionistico a versare la rata all'istituto finanziatore. La somma viene trattenuta direttamente dal reddito del debitore, prima che questo gli venga corrisposto.

 

Un altro aspetto importante della cessione del quinto è la sua natura di prestito garantito. La legge, infatti, prevede l'obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa. Questa polizza copre il rischio vita del richiedente. Per i lavoratori dipendenti, copre anche il rischio di perdita dell'impiego. L'assicurazione tutela sia l'istituto che ha concesso il finanziamento sia il debitore stesso, o i suoi eredi in caso di premorienza.

 

Cessione del quinto della pensione o dello stipendio: come funziona e quali sono i requisiti?

 

Diverse categorie di persone possono accedere a questa forma di finanziamento, ma ognuna deve rispettare specifiche condizioni. In linea generale, il funzionamento si basa sulla trattenuta diretta della rata dal reddito. Vediamo più nel dettaglio i requisiti.

 

Per i dipendenti pubblici e statali, i requisiti solitamente includono:

 

  • Avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
  • Essere residenti in Italia.
  • Avere un'età anagrafica che, sommata alla durata del piano di rimborso, non superi limiti specifici. Questi limiti sono definiti dall'istituto che eroga il prestito e spesso si attestano intorno ai 63-65 anni al momento della richiesta, ma possono variare.

 

Per i dipendenti privati, i requisiti sono simili, ma si aggiungono valutazioni sull'azienda per cui lavorano:

 

  • Avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato e aver superato il periodo di prova.
  • Essere residenti in Italia.
  • L'azienda datrice di lavoro deve possedere determinati requisiti di solidità e affidabilità. Questi requisiti vengono valutati dalla compagnia assicurativa che fornirà la polizza obbligatoria. Questo aspetto è noto come "assicurabilità dell'azienda". L'azienda, infatti, è responsabile del versamento delle rate. Di norma, società di capitali come S.r.l. o S.p.A., con un buon numero di dipendenti e un bilancio solido, sono considerate assicurabili. Le aziende pubbliche o statali, invece, sono generalmente considerate a basso rischio.
  • Il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) accantonato dal dipendente può fungere da ulteriore garanzia per l'istituto finanziatore.

 

Per i pensionati, le condizioni principali sono:

 

  • Percepire una pensione cedibile. Non tutte le tipologie di pensione permettono la cessione (ad esempio, le pensioni sociali o alcune pensioni di invalidità civile sono spesso escluse o presentano limitazioni).
  • L'età massima alla scadenza del finanziamento di solito non deve superare gli 85 anni. Alcuni istituti possono arrivare a 90 anni, ma è una condizione meno comune.
  • La pensione minima, al netto della quota ceduta, deve garantire un importo sufficiente per il sostentamento del pensionato. Questo importo è stabilito dalla normativa e generalmente è superiore alla pensione minima INPS. L'INPS svolge un ruolo importante nella gestione delle cessioni per i pensionati, spesso attraverso specifiche convenzioni. Per approfondire l’argomento puoi leggere il nostro articolo sul prestito INPS per pensionati.

 

Per richiedere una cessione del quinto, i documenti necessari generalmente includono:

 

  • Un documento d'identità valido (come la carta d'identità o il passaporto).
  • Il codice fiscale (solitamente tramite la tessera sanitaria).
  • L'ultimo documento di reddito: una busta paga recente per i dipendenti (spesso vengono richieste le ultime due) o il cedolino della pensione per i pensionati.
  • La Certificazione Unica (CU) per i lavoratori dipendenti.
  • Per i pensionati, a volte può essere richiesta la comunicazione di "quota cedibile" rilasciata direttamente dall'ente pensionistico.

 

Come si calcola la cessione del quinto e quanto si può ottenere?

 

Capire come viene determinata la rata massima e l'importo che si può ottenere è un passo fondamentale. Molti si chiedono, ad esempio, "quanto è il quinto di 1.500 euro?". Il principio di calcolo è abbastanza semplice. Per calcolare la quota cedibile, cioè la rata massima mensile che può essere trattenuta, si parte dallo stipendio o dalla pensione netta mensile e la si divide per cinque. Quindi, nel caso di uno stipendio netto di 1.500 euro, il quinto cedibile sarebbe di 300 euro. Questa cifra rappresenta la rata massima che può essere addebitata ogni mese per il rimborso del prestito.

 

L'importo massimo del finanziamento che si può ottenere con la cessione del quinto non è un valore fisso, ma dipende da diversi fattori che interagiscono tra loro:

 

  1. L'ammontare della quota cedibile: Naturalmente, più alta è la rata massima che si può sostenere, maggiore sarà l'importo del prestito che si può richiedere, a parità di durata del rimborso.
  2. La durata del piano di rimborso: La cessione del quinto può avere una durata che varia generalmente da un minimo di 24 mesi (2 anni) fino a un massimo di 120 mesi (10 anni). Una durata più lunga permette di ottenere importi più elevati, mantenendo la stessa rata.
  3. L'età del richiedente: Questo fattore è particolarmente rilevante per i pensionati. L'età anagrafica, infatti, influenza la durata massima del prestito che può essere concessa e, di conseguenza, anche l'importo massimo finanziabile.
  4. L'anzianità di servizio (per i dipendenti): Una maggiore anzianità lavorativa e, per i dipendenti privati, un TFR cospicuo possono influire positivamente sulla valutazione della richiesta e sull'importo concesso.
  5. La valutazione dell'azienda (per i dipendenti privati): Come già accennato, l'affidabilità dell'azienda datrice di lavoro è un fattore chiave per la compagnia assicurativa e, quindi, per l'approvazione del prestito.

 

In linea generale, grazie a queste caratteristiche e alle garanzie intrinseche, con la cessione del quinto è possibile ottenere importi anche significativi. Spesso questi importi sono superiori a quelli accessibili con altre forme di prestito personale che non prevedono le stesse garanzie.

 

Quali sono i vantaggi e gli eventuali svantaggi della cessione del quinto?

 

Come ogni prodotto finanziario, la cessione del quinto presenta sia aspetti positivi che alcuni elementi da considerare con attenzione prima di prendere una decisione.

 

Tra i principali vantaggi di questa forma di finanziamento troviamo:

 

  • Facilità di accesso: Essendo un prestito la cui garanzia principale è il reddito fisso e la trattenuta diretta, è spesso accessibile anche a persone che hanno avuto disguidi finanziari in passato. Ad esempio, può essere una soluzione per chi è segnalato come protestato o cattivo pagatore nelle banche dati creditizie, ai quali altre forme di credito potrebbero essere più difficilmente concesse.
  • Tassi di interesse spesso competitivi: La natura garantita del prestito riduce il rischio per l'istituto finanziatore. Questo può tradursi in tassi di interesse, come il TAN (Tasso Annuo Nominale) e soprattutto il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale) (che include tutti i costi del finanziamento), tendenzialmente più contenuti rispetto ad altri prestiti che non offrono le stesse garanzie. Per approfondire cosa sono il TAN e il TAEG, puoi consultare le nostre guide dedicate.
  • Rata costante e commisurata al reddito: La rata mensile è fissa per tutta la durata del prestito e, come detto, non può superare il 20% del netto percepito. Questo garantisce una maggiore sostenibilità del rimborso.
  • Nessuna necessità di garanti o ipoteche: La garanzia principale è lo stipendio o la pensione stessa. Non vengono richieste firme di terzi garanti o garanzie reali come un'ipoteca su un immobile.
  • Possibilità di consolidamento debiti: La liquidità ottenuta con la cessione del quinto può essere utilizzata anche per estinguere altri finanziamenti in corso. Questo permette di unificare le diverse scadenze in un'unica rata mensile, semplificando la gestione delle proprie finanze.
  • Comodità nel rimborso: Il pagamento della rata avviene in modo automatico, tramite trattenuta diretta. Il debitore non deve quindi preoccuparsi di effettuare bonifici o pagamenti manuali ogni mese.

 

Tuttavia, è importante considerare anche alcuni possibili svantaggi o aspetti da valutare con attenzione:

 

  • Vincolo a lungo termine: La durata del finanziamento può arrivare fino a 10 anni. Questo significa impegnare una parte del proprio reddito per un periodo considerevole.
  • Costi assicurativi obbligatori: La polizza assicurativa rischio vita e/o rischio impiego è obbligatoria per legge e il suo costo incide sul TAEG complessivo del finanziamento, aumentandone il costo totale.
  • Minore flessibilità in caso di cambio lavoro: Se un dipendente privato cambia datore di lavoro, la procedura per il trasferimento della cessione del quinto al nuovo datore di lavoro può richiedere tempo. In alcuni casi, potrebbe essere necessario rinegoziare le condizioni o addirittura estinguere il debito utilizzando il TFR maturato.
  • Costi accessori e penali: Anche se alcuni istituti finanziari promuovono offerte con "zero spese", è sempre fondamentale verificare attentamente tutte le condizioni contrattuali. Bisogna prestare attenzione a eventuali spese di istruttoria, commissioni di gestione o penali previste per l'estinzione anticipata del prestito.
  • Possibile lentezza iniziale del processo: Sebbene molte fasi possano essere gestite online, la necessità di coinvolgere il datore di lavoro o l'ente pensionistico per la notifica della trattenuta, e la compagnia assicurativa per la polizza, può talvolta allungare i tempi di erogazione del finanziamento rispetto a prestiti personali diretti che hanno procedure più snelle.

 

Valutare quando conviene fare la cessione del quinto dipende molto dalle esigenze e dalla situazione finanziaria individuali. Può rappresentare una buona soluzione se si ha bisogno di importi elevati, si cerca una rata che sia certamente sostenibile nel tempo e si ha difficoltà ad accedere ad altre forme di credito a causa di una storia creditizia non impeccabile. È generalmente meno indicata per ottenere piccole somme di denaro o se si prevede di cambiare spesso lavoro nel breve periodo.

 

Quali sono le principali differenze tra cessione del quinto e prestito personale?

 

Sebbene la cessione del quinto sia tecnicamente una forma di prestito personale, in quanto la somma ricevuta non è vincolata all'acquisto di un bene o servizio specifico, presenta differenze sostanziali rispetto al prestito personale più tradizionale, come quello proposto da Younited Credit. La differenza fondamentale risiede nel meccanismo di garanzia e nella modalità di rimborso. Nella cessione del quinto, la principale garanzia per l'istituto finanziatore è data dalla possibilità di effettuare una trattenuta diretta di una quota dello stipendio o della pensione. Questa trattenuta viene operata dal datore di lavoro o dall'ente previdenziale prima che il reddito venga erogato al richiedente. Questo particolare meccanismo rende il finanziamento accessibile anche a chi, in passato, ha avuto problemi di credito o difficoltà nel rimborso di altri prestiti.

 

In un prestito personale standard, invece, l'istituto finanziatore valuta la capacità di rimborso del richiedente basandosi su un'analisi più ampia che include il suo reddito complessivo, la sua storia creditizia (consultando le banche dati), l'eventuale presenza di altre entrate o di garanzie aggiuntive. Il pagamento della rata, in questo caso, è a carico diretto del debitore, che deve provvedere autonomamente al versamento mensile. Altre differenze significative includono:

 

  • Limite della rata: Nella cessione del quinto, la rata è rigorosamente fissata a un massimo di un quinto (20%) dello stipendio o della pensione netta. Per il prestito personale, la rata viene determinata in base alla capacità di rimborso complessiva del richiedente, che può essere valutata in modo più flessibile dall'istituto.
  • Assicurazione: Per la cessione del quinto, la sottoscrizione di una polizza assicurativa (rischio vita e, per i dipendenti, rischio impiego) è obbligatoria per legge. Per il prestito personale, un'assicurazione sul credito è spesso facoltativa e proposta al cliente come tutela aggiuntiva.
  • Destinatari: La cessione del quinto è limitata per legge a lavoratori dipendenti (pubblici o privati con contratto a tempo indeterminato) e a pensionati. Il prestito personale, invece, può essere richiesto da una platea più ampia di soggetti, inclusi, a seconda delle policy dell'istituto erogante, anche alcuni lavoratori autonomi o persone con contratti di lavoro atipici.
  • Finalità: Entrambe le forme di finanziamento sono generalmente "non finalizzate", il che significa che il richiedente può utilizzare la somma ottenuta per qualsiasi scopo, senza dover fornire giustificativi di spesa.

 

È possibile rinnovare la cessione del quinto o richiedere una delega di pagamento?

 

Sì, chi ha già una cessione del quinto in corso può, a determinate condizioni, richiederne il rinnovo. Questa operazione viene solitamente richiesta quando si ha bisogno di nuova liquidità oppure si desidera rinegoziare le condizioni del finanziamento esistente, magari per ottenere una rata più bassa allungando la durata. Per poter rinnovare una cessione del quinto, è necessario aver rimborsato una quota minima del debito originario. Di norma, la legge stabilisce che deve essere trascorso almeno il 40% del piano di ammortamento iniziale (ad esempio, per una cessione della durata di 120 mesi, ossia 10 anni, è possibile chiedere il rinnovo solo dopo aver pagato 48 rate, equivalenti a 4 anni). Esistono delle eccezioni per i finanziamenti di durata più breve, fino a 60 mesi (5 anni): in questi casi, il rinnovo può essere richiesto anche prima che sia trascorso il 40% della durata, a condizione che il nuovo contratto di cessione del quinto abbia una durata complessiva di 120 mesi e che sia la prima operazione di questo tipo (cioè, il primo rinnovo che porta la durata a 10 anni). Il rinnovo della cessione del quinto comporta l'estinzione del vecchio debito e l'apertura di un nuovo contratto di finanziamento, con nuove condizioni di tasso di interesse e un nuovo piano di rimborso.

 

Per i lavoratori dipendenti, sia del settore pubblico che privato, esiste anche un'altra possibilità, nota come delega di pagamento o, più comunemente, "doppio quinto". Si tratta di un ulteriore prestito le cui rate vengono anch'esse trattenute direttamente dalla busta paga. Questa seconda trattenuta può sommarsi a quella della cessione del quinto già esistente, a condizione che il datore di lavoro dia il suo consenso (mentre per la cessione del quinto il datore di lavoro è obbligato ad accettare la trattenuta, per la delega ha facoltà di rifiutare). Con la delega di pagamento, l'impegno complessivo sulle trattenute può arrivare fino al 40% (cioè due quinti) dello stipendio netto mensile.

 

 

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Abbiamo analizzato nel dettaglio le caratteristiche della cessione del quinto, una forma di finanziamento con regole e vincoli ben precisi. È importante sottolineare che questa guida ha uno scopo puramente informativo e che Younited Credit attualmente non offre la cessione del quinto.

Tuttavia, se stai valutando le tue opzioni di finanziamento e cerchi una soluzione flessibile, moderna e completamente digitale, il prestito online di Younited Credit potrebbe rappresentare un’alternativa interessante alla cessione del quinto.

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