Cessione del quinto in caso di morte: cosa fare e cosa succede

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Affrontare la gestione finanziaria dopo la perdita di un familiare è un momento difficile, ancor più quando ci sono prestiti in corso. Per chi è coinvolto in una cessione del quinto, sorge spontanea una delle domande più delicate: che fine fa il debito residuo? Questa guida completa è pensata per rispondere in modo chiaro e definitivo a tutti i tuoi dubbi, spiegando in dettaglio cosa succede alla cessione del quinto in caso di morte del titolare e quali sono i passaggi precisi da seguire per la gestione della pratica da parte dei familiari.

Cosa succede alla cessione del quinto in caso di morte dell'intestatario?

La risposta è netta e rassicurante: in caso di decesso del titolare del finanziamento, il debito residuo non si trasferisce agli eredi. La famiglia non è quindi tenuta a farsene carico.

La legge stabilisce che la cessione del quinto è sempre coperta da una polizza assicurativa obbligatoria sul rischio vita, proprio per tutelare gli eredi.

Il meccanismo che estingue il debito è la polizza assicurativa obbligatoria che viene stipulata al momento della sottoscrizione del prestito.

Il ruolo dell'assicurazione vita obbligatoria: la tutela fondamentale

La legge, infatti, impone che ogni contratto di cessione del quinto sia accompagnato da un’assicurazione sulla cessione del quinto che copra, tra le altre cose, il rischio vita del debitore.

Il beneficiario di questa polizza è l'istituto finanziario che ha erogato il prestito. Questo significa che, in caso di decesso, la compagnia assicurativa versa alla banca o alla finanziaria l'importo necessario a coprire il debito residuo, estinguendo di fatto il finanziamento. Proprio perché il debito viene saldato da un soggetto terzo (l'assicurazione), gli eredi sono legalmente protetti e non possono essere chiamati a pagare.

Vediamo nel dettaglio cosa comporta questa tutela per le due diverse categorie di titolari del prestito.

  • Per un lavoratore dipendente: quando a mancare è un lavoratore dipendente, la polizza vita estingue il debito residuo. Questo ha una duplice conseguenza positiva per la famiglia: non solo gli eredi sono liberati da ogni obbligo, ma il Trattamento di Fine Rapporto (TFR), che era vincolato a garanzia del prestito, viene completamente svincolato e rientra a pieno titolo nell'asse ereditario, a disposizione degli eredi.
  • Per un pensionato: anche nel caso del decesso di un pensionato, il meccanismo di protezione è identico: l'assicurazione salda il debito. È importante anche chiarire che il debito estinto dall'assicurazione non influisce in alcun modo sulla pensione di reversibilità. Quest'ultima, se prevista, spetta di diritto al coniuge superstite o agli altri familiari aventi diritto e non può essere utilizzata per ripagare il finanziamento.

Quali sono i passaggi pratici che gli eredi devono seguire?

Sebbene il meccanismo di tutela sia automatico, gli eredi devono compiere alcuni passi formali per avviare la procedura. Ecco una guida pratica su cosa fare:

  1. Comunicare il decesso: il primo e più importante passo è comunicare il prima possibile il decesso del titolare all'istituto finanziario che ha erogato la cessione del quinto.
  2. Inviare la documentazione: alla comunicazione seguirà la richiesta di invio dei documenti necessari per aprire la pratica di sinistro. Il documento fondamentale è il certificato di morte. Potrebbero essere richiesti anche altri documenti relativi agli eredi e al contratto di finanziamento.
  3. Attendere la chiusura della pratica: una volta inviata tutta la documentazione, l'istituto finanziario si interfaccerà direttamente con la compagnia assicurativa per gestire la liquidazione del debito. Questa fase può richiedere del tempo tecnico.
  4. Richiedere la liberatoria: a conclusione del processo, è fondamentale richiedere e ottenere dall'istituto finanziario una lettera liberatoria. Questo documento certifica l'estinzione anticipata e definitiva del debito e solleva formalmente gli eredi da qualsiasi obbligo futuro.

Ci sono eccezioni? i casi in cui gli eredi potrebbero essere coinvolti

È importante essere trasparenti: sebbene nella stragrande maggioranza dei casi gli eredi siano completamente tutelati, esistono delle situazioni molto rare, specificate nel contratto di assicurazione, in cui la copertura potrebbe non essere valida.
Le principali cause di esclusione sono:

  • Atti dolosi del debitore: se il decesso avviene a causa di un comportamento intenzionale e illecito da parte del titolare del prestito (ad esempio, durante la commissione di un reato), l'assicurazione potrebbe non coprire il debito.
  • Suicidio entro un breve periodo: molte polizze prevedono una clausola specifica per il suicidio del contraente, se questo si verifica entro un breve periodo dalla stipula del contratto (generalmente 24 mesi).
  • Problematiche legate allo stato di salute: al momento della richiesta, viene compilato un questionario sullo stato di salute. Qui la trasparenza è fondamentale. Possono verificarsi due scenari:
    • Dichiarazioni false o inesatte: se il titolare ha deliberatamente nascosto gravi patologie preesistenti, la compagnia assicurativa potrebbe contestare la validità della polizza per frode e rifiutarsi di pagare. In questo caso, il debito potrebbe ricadere sugli eredi.
    • Esclusioni specifiche da contratto: a volte, se una patologia grave viene correttamente dichiarata, la compagnia può decidere di emettere ugualmente la polizza, ma escludendo esplicitamente dal contratto la copertura per il decesso causato da quella specifica malattia. In questo caso, tutto è chiarito e concordato prima della firma.

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Abbiamo esplorato in dettaglio cosa accade alla cessione del quinto in caso di morte. È importante sottolineare che, sebbene questa guida abbia uno scopo puramente informativo, Younited Credit attualmente non include la cessione del quinto tra le sue proposte di finanziamento.

Se però questa guida ti ha portato a riflettere sull'importanza della tutela nei finanziamenti e stai cercando una soluzione flessibile, il prestito personale 100% digitale offerto da Younited Credit potrebbe essere l'alternativa che fa per te. A differenza della cessione del quinto, dove l'assicurazione è un obbligo di legge, con i prestiti personali di Younited hai la possibilità di scegliere se aggiungere o meno una copertura assicurativa facoltativa, in base alle tue personali esigenze di protezione.

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