Prestito Infruttifero: cos’è?

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Prestito Infruttifero
Il prestito infruttifero è un finanziamento erogato tra parenti o amici, mai tra estranei, e solo in modalità occasionale. Non è un prestito regolamentato perché non sono presenti intermediari finanziari. Questa tipologia di prestito non prevede interessi, né altro tipo di rendita e la somma corrisposta (cioè il capitale) può essere restituita sia attraverso delle rate, sia in un’unica soluzione. Attenzione però alle disposizioni di legge perché se chi eroga la somma decide di non volerne la restituzione, non si parla più di prestito infruttifero ma di donazione che è un diverso negozio giuridico e segue altre norme.

Tipologie di prestito infruttifero e normative

 Il prestito infruttifero appartiene ai prestiti tra privati non regolamentati, cioè senza la presenza di intermediari finanziari. Infatti, non vengono elargiti da banche o da società finanziarie, ma avvengono appunto tra due soggetti privati.

Il prestito infruttifero può avere diverse forme, come:

  • prestito infruttifero stipulato con scrittura privata: vedi il paragrafo successivo;
  • prestito infruttifero epistolare (per corrispondenza): il contratto che disciplina il prestito viene redatto in forma scritta da una delle parti e inviato per posta all’altra parte che, dopo aver firmato il documento, lo rispedisce al mittente;
  • prestito infruttifero garantito da cambiali: viene tutelato dalle cambiali che comportano un costo per l’imposta di bollo pari al 12 per mille dell’importo della cambiale. Offre la possibilità al creditore di richiedere l’esecuzione forzata del titolo se alla scadenza il debitore non ha rimborsato quanto dovuto;
  • prestito infruttifero con causale di bonifico: il prestito avviene tramite bonifico con causale: “prestito infruttifero per …” e il motivo per cui si trasferiscono i soldi.

Bisogna seguire delle regole al fine di non incorrere in sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, nonostante questo tipo di prestito sia un'operazione che avviene tra privati. Infatti, poiché ci possono essere movimenti illeciti di denaro (riciclaggio, usura ecc.), la legge prevede tolleranza zero in caso di irregolarità. L’Agenzia delle Entrate prevede accertamenti di verifica che saranno successivamente approfonditi per appurare le seguenti violazioni:

  • violazione delle norme antiriciclaggio;
  • classificazione del prestito come usurario;
  • interpretazione del prestito come fruttifero nel caso in cui sulla causale non sia espressamente indicato il contrario.

Prestito infruttifero tra parenti stipulato con scrittura privata

Puoi stipulare un prestito infruttifero con una scrittura privata che formalizza l’accordo e quindi registrare il documento. Puoi anche garantire il prestito con cambiali che ti tutelano se alla scadenza non sei stato rimborsato, oppure prestare soldi facendo un bonifico bancario che è uno strumento tracciabile: l’importante è seguire le regole che ti mettono al riparo da eventuali contestazioni del Fisco per reati gravi come l’antiriciclaggio o il prestito usurario.

La forma scritta è la modalità suggerita anche se non è obbligatoria, perché ha un valore giustificativo dal momento che consente di dimostrare che il trasferimento dei soldi è a titolo gratuito e che non è un pagamento di prestazioni per le quali si evadono le tasse. Inoltre è opportuno ricordare che con un prestito infruttifero è possibile prevedere delle penali nel caso la restituzione del capitale abbia dei ritardi.

La scrittura privata permette di concretizzare il prestito infruttifero in forma scritta ed è quindi una tutela reciproca per entrambe le parti e nei confronti dell'Agenzia delle Entrate. La forma scritta potrà essere utilizzata come prova in caso di indagini da parte del Fisco.

La scrittura privata, per essere valida, deve contenere le seguenti informazioni:

  • i dati completi degli attori interessati alla stipula (chi presta e chi riceve);
  • la data ultima per la restituzione dell'ammontare;
  • eventuali accordi ad integrazione, ad esempio, su ulteriori aggiunte in caso di mancato rispetto delle scadenze;
  • la causale per la quale avviene il prestito di denaro: è importante specificare che il prestito è infruttifero e quindi senza interessi;
  • la modalità di rimborso del denaro;
  • la data certa apposta dall'Ufficio Postale o un timbro dell'Ufficio Postale;
  • è consigliato registrare la scrittura privata all'Agenzia delle Entrate, soprattutto se la somma del prestito è

Per farlo sarà necessario pagare:

  • imposta di bollo pari a 16 euro (una ogni 4 facciate di scrittura)
  • imposta di registro (3% dell'importo del prestito)

Il prestito infruttifero è senza scadenza?

 Come funziona la restituzione del prestito infruttifero? È senza scadenza? Sì, vediamo perché. Il prestito infruttifero, a differenza delle donazioni, prevede sempre la restituzione del denaro, restituzione che deve sempre avvenire senza l’applicazione di alcun interesse. In sostanza, ci deve essere la restituzione in un’unica soluzione, oppure in più rate. Il prestito infruttifero è senza scadenza e può durare anche per anni, basta che venga restituita la somma prestata, senza alcuna maggiorazione, altrimenti diventa un prestito fruttifero e cambiano sia la normativa che le implicazioni fiscali (bisogna dichiararlo nella dichiarazione dei redditi).

Prestito infruttifero tra parenti: la causale del bonifico

Perché è meglio utilizzare il bonifico bancario per restituire la somma? Perché è importante il tracciamento di tutta l’operazione. Bisogna, infatti, essere sempre in grado di ricostruire i movimenti di denaro al fine di evitare irregolarità. È molto importante utilizzare una corretta causale nei bonifici, meglio usare una dicitura come questa: “prestito infruttifero” per ogni bonifico, anche se si tratta di prestito tra parenti. Per la restituzione del prestito (anche per le restituzioni parziali) meglio utilizzare sempre la stessa formula, richiamando tutti gli elementi nelle causali bonifici e indicando sempre la parola “restituzione”. Il prestito infruttifero può essere verificato dalle Agenzia delle Entrate. È importante anche sapere che importi superiori ai 5.000 euro devono essere obbligatoriamente tracciabili, anche in caso di restituzione di prestiti infruttiferi.

I vantaggi del bonifico bancario per la restituzione del prestito

I vantaggi di utilizzare il bonifico bancario per la restituzione del prestito infruttifero sono:

  • Tracciabilità;
  • Verificabile da tutti (sia dalla Agenzia delle Entrate che da chiunque ne abbia titolo);
  • non si rischia di perdere eventuali documenti o promemoria che dopo molti anni possono essere difficili da reperire (vanno tenuti per almeno 6 anni). Se si usa l’assegno la causale non rimane tracciata e bisogna mantenerne una copia per poter fornire una

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